Anno:
1970 Aka:
Wanted Sabata (U.S.A.)
| Wanted Sabata (France)
Regia: Roberto
Mauri
Cast: Brad
Harris, Vassili Karis, Elena Pedemonte, Paolo Magalotti,
Gino Lavagetto, Ken Wood. Durata:82
min. Musiche:Vasili Kojucharov
Nel
ranch di Sabata, Jim Sparrow di professione bounty killer, uccide
il fratello del proprietario, Willy, allo scopo di farlo incolpare.
Così avviene; quattro testimoni pagati da Jim lo accusano
al processo: Sabata viene condannato all'impiccagione. Ma un salvatore
ignoto lancia attraverso la finestra del carcere un'arma a Sabata,
che può evadere ferendo il guardiano, il quale viene ucciso
da un'altra mano. L'opinione pubblica accusa Sabata anche di questo
omicidio, e su lui viene posta una taglia. Mentre viene organizzata
la sua caccia, durante la notte un uomo che gli assomiglia uccide
a uno a uno tutti i suoi accusatori. La taglia viene considerevolmente
aumentata fino a ottomila dollari. Nella caccia, Jim raggiunge Sabata:
lo avverte che appena avrà ucciso il giudice, ucciderà
anche lui per riscuotere la taglia. Durante l'assenza di Jim, Sabata
riesce a liberarsi: convince lo sceriffo della propria innocenza.
Insieme raggiungono Jim: lo costringono a confessare. Avviene perciò
uno scambio di posti: Sabata, libero e Jim sulla forca.
Roberto
Mauri dirige questo discreto western, Brad Harris
nel ruolo del protagonista è espressivo come
una lavastoviglie, mentre Vassili Karis nel ruolo
del perfido Jim è senza dubbio molto più
interessante del protagonista, anche se neanche lui
tocca grandi vette di interpretazione. Per il resto
il film tenta di intraprendere anche alcuni risvolti
gialli nella trama, purtroppo senza risultati soddisfacenti,
lasciando di "misterioso" solo alcuni punti
della confusionale trama. In pratica questo è
un western abbastanza mediocre, con un montaggio maldestro,
una trama confusa e attori poco incisivi (Gino Lavagetto
nel ruolo dello sceriffo non si può guardare
con quella capigliatura). Non è un film disprezzabile,
ma è una di quelle pellicole che inizia, scorre
via e non lascia niente di che. Una curiosità,
nell'ufficio dello sceriffo vi è attaccato
il manifesto con la taglia di El Puro il protagonista
di "La taglia
è tua L'uomo l'ammazzo io".
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